Una Tradizione Antica parla ad un Mondo Moderno

Una Tradizione Antica parla ad un Mondo Moderno

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di Nyei Murez,
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ubblicato in “Universo Holístico” nº 75, Ottobre 2014

Tutti abbiamo dei sogni, delle ispirazioni che vengono dalla parte più profonda ed inesplicabile di noi stessi. Alcuni di noi percorrono il cammino del sogno del nostro cuore, ed altri restano intrappolati nella distrazione, o si tengono al margine, aspettando, ansiosi. E nonostante tutto, forse in alcuni momenti della nostra vita, ci troviamo a fare entrambe le cose…

La saggezza che ci è stata tramandata dalla tradizione dei veggenti del Messico antico e da molte altre tradizioni, ci stimola a sviluppare i nostri doni, a continuare questo vitale, affascinante, ed a volte scomodo cammino di sognare la nostra vita quotidiana – in ogni atto, in ogni scelta. Per ognuno di noi, la nostra vitalità, il benessere e l’allegria, dipendono dal seguire gli impulsi del nostro spirito.

Gli sciamani-veggenti del Messico antico attraverso le loro pratiche e le profonde osservazioni fatte durate l’intero arco della loro vita, percepirono energeticamente che gli esseri umani – ognuno di noi – ha una sfera luminosa che fluttua intorno al corpo fisico: un campo elettromagnetico che contiene, insieme al corpo fisico, tutte le esperienze della nostra vita. Questi veggenti percepirono anche che, insieme a questa sfera brillante, c’è anche un’altra sfera più compatta, fatta di pura energia. Chiamarono questo secondo campo luminoso il ‘corpo energetico’, o il ‘corpo di sogno’ e raccontarono le loro esperienze di vita in sintonia con esso – di come sentivano l’ampia rete interconnessa tra tutti gli esseri, della gratitudine e della meraviglia verso tutto ciò che è vivo, di come conservarono la loro migliore energia, la mente brillante e le emozioni più pure per realizzare i loro sogni.

Questi veggenti che integrarono la vista del corpo di sogno nelle loro percezioni potevano osservare tutt’intorno a loro – interazioni umane incluse. E basandosi sulle loro osservazioni, categorizzarono umoristicamente tre maniere diverse in cui gli esseri umani rifiutano gli altri, e così facendo, senza rendersene conto, rifiutano se stessi, i loro corpi di sogno ed i loro sogni. Qui seguito “i lati oscuri” di queste tre identità che essi videro, ruoli che tutti adottiamo:

– Il ‘benefattore’ – che apparentemente vuole aiutare gli altri e in effetti può essere molto attivo se ben guidato: di certo si risente quando capisce che i suoi sforzi non vengono apprezzati, ed allora si trasforma in una persona offesa. Egli teme sempre in segreto di non essere in grado di sostenere e nutrire il suo sogno.

– Il ‘so-tutto-io’ o l’ ‘autorità-principale’ – che trova qualcosa di sbagliato in ogni punto di vista che non sia il suo, ed esige che gli altri si uniformino al suo punto di vista. Egli teme in segreto di non essere abbastanza intelligente.

– Il ‘sognatore-ad-occhi-aperti’ – che aspetta il favore e l’invito degli altri per realizzare il suo sogno, rifiutandoli tutti perché non sono all’altezza del suo alto livello di aspettativa.

Possono esserci degli attriti quando queste identità interagiscono tra di loro. Per esempio, se il ‘so-tutto-io’ dice al ‘sognatore-ad-occhi-aperti’ come realizzare i suoi sogni si aspetta che poi lui lo faccia, ma lui non può.

Al sentir parlare di questi tre tipi di interazioni il nostro primo impulso potrebbe essere quello di pensare ad altre persone che li incarnano – “Ah, si, quello è un autentico ‘benefattore’, oppure ‘lei è una vera ‘so-tutto-io’. Devo convincerli a leggere quest’articolo così possono cambiare,” etc.

Naturalmente questa è un’altra maniera di rifiutare i nostri sogni: giudicando gli altri e concentrandoci su quello che, secondo noi, loro dovrebbero cambiare, invece di osservare quale identità adottiamo noi stessi e come smettere di farlo per un attimo! Fermandoci un momento per renderci conto di quello che stiamo facendo, per respirare e magari ridere della nostra interpretazione umana senza giudicarci, allora apriamo la porta per lasciar entrare gli input che giungono dal nostro spirito e il nostro corpo di sogno.

Una volta lì, invece di rifiutare gli altri e i sogni, possiamo abbracciarli ed evolvere le nostre rispettive identità verso:

– il Sostenitore o Aiutante che ha imparato ad apprezzare se stesso e conosce il suo sogno, lo allinea con i sogni degli altri;

– il Leader o Iniziatore che fidandosi del suo vincolo con un’intelligenza superiore, ha imparato ad ascoltare gli altri, aiutandoli a convogliare i loro sogni verso la realizzazione;

– il Visionario che ha preso fiducia nella sua abilità per fare un passo avanti verso il compimento dei suoi sogni, è capace di ‘scoprire’ i talenti e i doni degli altri, di chiedere, apprezzare ed apprendere dalla saggezza e dall’aiuto che gli altri gli offrono.

Connettendoti al il tuo corpo energetico, o al tuo testimone interiore, puoi vedere la differenza tra le forme superiori e quelle inferiori di queste tre identità o filtri.

Facciamo un semplice esercizio che può aiutarci ad illustrarlo. Fai una pausa per un momento, respira consapevolmente e ricorda l’ultima volta in cui il tuo sogno sembrava essere in stallo, che non si stava muovendo verso nessuna direzione. Che esperienza ne hai fatto? Quella del ‘benefattore, del ‘so-tutto-io’, o del ‘sognatore-ad-occhi-aperti’?

Adesso evoca un momento in cui i tuoi sogni stavano fluendo e andavano avanti. Quale caratteristica avevi allora? Avevi abbondanza di energia ed entusiasmo, una mente calma, chiara, una sensazione di fiducia interiore? C’era allora un filtro predominante nella tua esperienza? ‘Aiutante’, ‘leader’ o ‘visionario’? Permetti al tuo veggente interiore di guidare le tue osservazioni.

I veggenti di questa tradizione credono che quando ci connettiamo con il nostro corpo energetico possiamo accedere a tutte le risorse che ci servono per realizzare i nostri sogni. Possiamo portare in primo piano questa parte essenziale di noi stessi praticando i movimenti e le respirazioni di Tensegrity®, gli esercizi di auto-consapevolezza e passando del tempo prolungato con il nostro io più profondo in uno stato che chiamato ‘sognare’.

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Il Seminario di Tensegrity® e Theater of Infinity® a Denia (Alicante), il 15 e 16 noviembre 2014: Una Chiamata per Risvegliare l’Azione sarà giudato da Nyei Murez, Co-Direttrice creativa di Cleargreen e da Jim Morris, Istruttore associato di Tensegrity®. Attraverso l’esplorazione dei movimenti, della danza e della rappresentazione teatrale di queste tre identità, dei sogni che stiamo vivendo e dei sogni che vogliamo diventare.

Cleargreen è l’organizzazione fondata dal Dr. Castaneda per promuovere Tensegrity® – l’adattamento moderno di un cammino verso il benessere insegnatoli da don Juan Matus – l’erede di un lignaggio dell’antico Messico. Cleargreen organizza e promuove eventi di Tensegrity® e Formazione in tutto il mondo. Il suo nome si riferisce al colore della vita, alla opportunità di allinearsi con i suoi cicli e con le sue stagioni, ed alla tonalità del cuore nel campo energetico umano.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata per la prima volta nel New York Spirit magazine a settembre 2014.

Traduzione italiana di Zoì Kainosis